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VIRUS NELLA CHAT DI FACEBOOK - ATTENZIONE -

La chat di Facebook è stata sfortunatamente invasa da un virus abbastanza pericoloso, detto Palevo.
Sintomi:
i vostri amici vi segnalano che inviate messaggi in chat in automatico agli amici collegati con un testo simile a questo...

Evitate le Aste Fasulle

Se c'e' una cosa che odio di ebay sono le guide farlocche che molti utenti mettono in vendita a pochi euro, quelle del tipo "come diventare milionari" o "come avere funzioni aggiuntive dal display dell'audi A4", ecc.
Da oggi riportero' tutte le guide che mi capiteranno sottomano, in quanto sono ...

Come Difendersi dai Furti e dai Ladri

 In collaborazione con la POLIZIA DI STATOdi seguito si riportano alcuni consigli  su come difendersi dai furti in casa.
Siamo pronti? Allora leggi con attenzione che in casa:
Non dimenticare che i primi posti esaminati dai ladri sono:...

ATTENZIONE!!! TRUFFE SU INTERNET


Il commercio elettronico e l'attività di pubblicizzazione di merci e business su internet sta offrendo delle possibilità di sviluppo notevole per molte aziende e costituisce una grossa comodità per i consumatori. La rete rappresenta però un'

ATTENZIONE: Truffe FACEBOOK


22 mila le sterline di multa, pari a 27 mila euro, assegnata a un utente che aveva messo in rete il profilo di un amico, diffamandolo. Il rischio di “truffe” di questo tipo è alto in rete ed è alto anchein Facebook: crescendo il numero di utenti cresce esponenzialmente anche il numero di possibili violazioni della privacy più o meno gravi.

Rischio di essere “bannati” - Sembra che alcuni iscritti al social network siano stati espulsi, in gergo “bannati”, dalla rete di amici. Non sono poche le persone che, nel fare il log in, si sono visti comparire una pagina nera, con successiva mail di Facebook che dichiara che l'utente è stato bannato. Il tutto senza alcuna forma di preavviso. I motivi sono disparati: dalla violazione della decenza, ai troppi contatti, ma non sono chiarissime le regole del social network. Ne riportiamo alcune, che risultano decisamente vaghe.

Regole – Vietato pubblicare , condividere, anche solo caricare dati sensibili di qualsiasi terza parte, compresi mail, indirizzi, numeri di telefono, carta di credito.

Vietato condividere o rendere condivisibile qualsisasi video o opera d'arte di natura differente a quella personale propria o degli amici.

Vietati i post diffamatori, illegali, minacciosi, trasgressivi, molesti, osceni, volgari e fraudolenti.

I consigli – I rischi sono alti: dal furto della carta di credito al furto di identità, ma basta seguire alcuni accorgimenti per poter gestire con tranquillità la propria attività e il proprio tempo su Facebook.

Limitare le info nel profilo: iscriversi al social network inserendo solo i dati obbligatori, ovvero nome, cognome e mail. Evitare la data di nascita, l'orientamento politico e religioso, numero di telefono, carta di credito.

Foto: in teoria è richiesto il possesso dei diritt delle foto in questione, in realtà è possibile caricare qualsiasi tipo di immagine. Meglio evitare la pubblicazione delle foto dei bambini e limitare i tag.

Filtri: attraverso le impostazioni della privacy è possibile stabilire chi ha diritto di accedee alle nostre informazioni e stabilire quali informazioni rendere visibili. Meglio reimpostare periodicamente i filtri, ogni tanto saltano.

Amici: meglio accettare e cercare tra gli amici solo le persone che si conoscono effettivamente. Si sa, dietro gli socnosciuti potrebbero nascondersi dei truffatori.

Parlare: si possono scambiare messaggi con gli amici tramite il Wall, la Bacheca, visibile a tutti gli amici della "cerchia". Le informazioni che non si vogliono far sapere a tutto il gruppo di amici è preferibile comunicarle attraverso la posta o la chat. Sono private.

Stare fermi: su Facebook è anche possibile rimanere passivi, ovvero aspettare che siano gli altri a fare propste o a contattarci. Chi di solito agisce in questo modo non scrive messaggi e non aggiunge immagini. Non ci si dimostra molto "social", ma non si rischia.

FB oscurato nelle aziende – Il social network distrae al lavoro: chi è perennemente collegato al social network non rende tanto quanto le persone che ne stano fuori. I dirigenti si ribellano e impongono la censura: Poste Italiane ha completamente negato l'accesso al network, mentre Regione Lombardia e Veneto stanno pensando di adottare lo stesso rimedio. Nel Comune di Napoli è possibile accedere a Facebook un'ora al giorno in tranches di dieci minuti.

ATTENZIONE:Truffe EBAY(Una guida per evitare le truffe)


Consigli utili:1) Cercate di utilizzare forme di pagamento rintracciabili (Bonifico bancario, vaglia postale o paypal) perchè le carte prepagate non offrono nessuna garanzia all'acquirente.

2) Controllate sempre il feedback del venditore e non fidatevi troppo se è un nuovo iscritto o ha un punteggio basso (a meno che non si faccia pagare attraverso bonifico o paypal)

3) In caso di feedback alti, controllate le ultime transazioni per vedere che tipo di operazioni ha effettuato (a questo proposito vi consiglio di leggere la mia guida riguardo il feedback gonfiato) e se vedete troppi acquisti o vendite effettuate a prezzi irrisori, state allerta.

Questi sono alcuni punti fondamentali, poi, come sempre, dovrà intervenire un po' di buon senso.

Di seguito riporto un estratto di un articolo di giornale:

ROMA - Sono tre i filoni principali dell'indagine avviata circa 3 mesi fa dai finanzieri del Gat, con altrettante persone denunciate alle procure di Roma, Ancona e Catania, e almeno 700 vittime dei raggiri finora accertate. I truffatori scoperti sono una donna di Milano, che aveva allestito un sito che è stato poi chiuso; uno studente di Catania e un idraulico di Genova che, utilizzando decine di nickname diversi, sono riusciti ad incassare centinaia di migliaia di euro per compravendite mai effettuate (per uno 150 mila euro in soli due mesi).

Nel caso di Catania, ad esempio, le indagini coordinate dal sostituto procuratore Allegra Migliorini hanno permesso di identificare un ventenne che è stato capace di truffare un "elevato numero" di persone che speravano di comprare da lui prodotti tecnologici di alta qualità (come maxischermi al plasma o Lcd, costosissimi computer portatili, palmari di ultima generazione, telefonini superaccessoriati) a prezzi irripetibili, in alcuni casi addirittura un terzo rispetto a quelli praticati nei negozi. "In questo caso, come negli altri - ha spiegato ai giornalisti il colonnello Umberto Rapetto, comandante del Gat - la foga degli acquirenti ha fatto accantonare la normale prudenza che invece dovrebbe sempre accompagnare le spese on line".

Il giovane, meglio noto come 'schiena86' o 'mister Qtech', dal nome di uno dei prodotti di cui sembrava rifornitissimo, riceveva il pagamento mediante versamenti su carte di credito ricaricabili che venivano poi tempestivamente svuotate e distrutte. Il suo business, ha spiegato la Guardia di Finanza, lo faceva utilizzando la piattaforma di eBay, cioè il popolare sito web di aste online e vendite dirette da parte di privati, pubblicando anche le foto dei prodotti, che in realtà non possedeva.

Spero, di esservi stato utile.

ATTENZIONE: Truffa verso clienti BancoPosta e Poste.it


Il sito delle Poste.it è uno dei preferiti dai truffatori informatici per cercare di rubarti credenziali, password, accessi ecc. Il tutto viene chiamato Phishing che Wikipedia ci spiega bene:
in ambito informatico il phishing (”spillaggio (di dati sensibili)”, in italiano) è una attività illegale che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale, ed è utilizzata per ottenere l’accesso a informazioni personali o riservate con la finalità del furto di identità mediante l’utilizzo delle comunicazioni elettroniche, soprattutto messaggi di posta elettronica fasulli o messaggi istantanei, ma anche contatti telefonici.
Grazie a messaggi che imitano grafico e logo dei siti istituzionali, l’utente è ingannato e portato a rivelare dati personali, come numero di conto corrente, numero di carta di credito, codici di identificazione, ecc.
Ormai di e-mail fasulle di questo tipo ne arrivano molte. Nel tempo cambiano e quindi è sempre bene avvisare.
L’ultima che mi è arrivata è questa:
Gentile Cliente,
Nell’ambito di un progetto di verifica dei data anagrafici forniti durante la sottoscrizione dei servizi di Poste.it e stata riscontrata una incongruenza relativa ai dati anagrafici in oggetto da lei forniti all momento della sottoscrizione contrattuale.
L’inserimento dei dati alterati puo costituire motivo di interruzione del servizio secondo gli art. 172 e 1429/b da lei accettati al momento della sottoscrizione, oltre a costituire reato penalmente perseguibile secondo il C.P.P ar. 651 del 2008 relativo alla legge contro il riciclaggio e la transparenza dei dati forniti in auto certificazione.
Per ovviare al problema e necessaria la verifica e l’aggiornamento dei dati relativi all’anaagrafica dell’Intestatario dei servizi Postali.
Effetuare l’aggiornamento dei dati cliccando sul seguente collegamento sicuro:
http://bancopostaonline.poste.it/bpol/cartepre/formslogin.fcc
Grazie della collaborazione,
Poste.it

Ovviamente è fasulla, anche se sembra dall’indirizzo arrivare da poste.it. Inutile dire di non andare a quel link e tantomeno di inserire dati.

Evidentemente se continuano vuol dire qualcuno ci casca, quindi sempre bene avvisare.
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