Se vi fidate di FACEBOOK vi sbagliate. 10 MOTIVI PER CANCELLARSI DA FACEBOOK

Sono stati commessi troppi errori in tema di privacy, ha scritto nero su bianco Zuckerberg in un articolo apparso sul Washington Post, e verranno presto aggiornate le norme sulla privacy per renderle piu’ semplici. Al di la’ del mea culpa di Zuckerberg, le motivazioni per uscire da FACEBOOK sono molteplici.
Qui di seguito si riporta una lucida interpretazione di quali siano alcuni dei motivi piu’ rilevanti per non ...
usare piu’ Facebook.
1. Facebook è lento, inaffidabile, pericoloso per i propri dati e tutto sommato inutile: ha ormai perso la funzione di aggregatore sociale per diventare un accumulo di giochini, banner pubblicitari, applicazioni inutili e codici captcha. A parte i continui cambiamenti di interfaccia e la telenovela sulla privacy, tutto il resto è noia!


2. Facebook non supporta realmente l'Open Web. Le stesse API Open Graph non hanno alcunchè di aperto, e lo standard (supportato) di OpenID viene messo in ombra dall'onnipresente "standard proprietario chiuso" Facebook Connect.


3. E' difficile e macchinoso cancellarsi (non disattivarsi) da Facebook, ma, paradossalmente, anche se riuscite a chiudere il vostro account i vostri dati personali non verranno cancellati dai server del network, sempre per ovvi motivi meramente pubblicitari.


4. Facebook non ha la capacità tecnica di proteggere, anche volendo, i dati dei propri utenti da attacchi esterni (phishing, spam e hackers vari). Ossia chiunque abbia un minimo di capacità tecniche può violare il network e farsi gli affari altrui!


5. I vostri dati personali (anche se settate il livello della privacy al massimo) sono sempre e comunque accessibili dalle migliaia di applicazioni di terze parti le quali, ovviamente, se ne infischiano della vostra privacy.


6. Facebook è un vero e proprio "bullo" del web, e chi osi rivelare quali siano le intenzioni reali del network (sviluppatori interni compresi) si ritrova con un plotone di avvocati pronti a chiedere milioni di dollari in danni: l'idea è quella di tenere i suoi utenti il più possibile all'oscuro di ciò che i gestori fanno con i dati personali.


7. Facebook ha una doppia faccia: da una parte è dettagliatissimo nello spiegare agli sviluppatori di applicazioni tramite le sue API come sfruttare le informazioni personali degli utenti del social network, dall'altro è assolutamente vago nell'informare gli utenti di cosa ciò comporti e di quali dati le applicazioni possano vedere.


8. Facebook ha dichiarato guerra alla privacy degli utenti, che viene vista come una specie di palla al piede dalla quale svincolarsi il più presto possibile.


9. Il CEO di Facebook ha una storia documentata di comportamenti poco etici: Zuckerberg non è uno stinco di santo, anzi... Password rubate, software copiato di sana pianta ed altre cose poco simpatiche sono ormai storia e fondamenta del social network re incontrastato del web 2.0. Altro che Google!!!


10. I termini del servizio di Facebook sono a senso unico (ovviamente per Facebook): infatti i dati degli iscritti al social network sono di proprietà del network il quale si riserva, in caso di mancati aggiornamenti (!!!), di cancellare l'account stesso. Questo perchè mantenere un account che non fornisce dati utili al targeting delle loro pubblicità è un costo e non apporta alcun beneficio. (BolinoRosso)
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