2012 - LA FINE DEL MONDO (IL FILM)


La Sony Pictures Releasing Italia ha infatti scelto di aderire al progetto Impatto Zero di LifeGate per ridurre e compensare le emissioni di anidride carbonica generate dalla distribuzione e dal lancio nel nostro Paese del film, che il regista ha presentato a Tokyo ieri sera in prima mondiale. L'operazione consentirà di compensare oltre 45.000 kg di CO2 attraverso la creazione e tutela di 21.680 mq di foreste in Costa Rica. L'analisi d'impatto ambientale eseguita da LifeGate ha considerato i consumi di energia elettrica per l'organizzazione dell'anteprima del FILM, il materiale...
 di comunicazione prodotto, cartonati, poster, stand, affissioni e la distribuzione della pellicola nelle sale cinematografiche. Emmerich che già aveva raccontato catastrofi epocali in Independence Day e The day after Tomorrow, stavolta si ispira alla profezia (cult su internet è citata su oltre 240 milioni di siti), legata al calendario Maya, che termina il 21 dicembre 2012, presupponendo che il mondo finirà in quella data. La storia è stata lanciata da un trailer in cui si vedono crollare, andare a fuoco, o essere sommersi dall'acqua simboli globali come la statua del Cristo Redentore a Rio De Janeiro, la cappella Sistina, la basilica di San Pietro (la cupola precipita e rotolando travolge la gente in piazza), la Casa Bianca. Il tutto fra scene di folle in preghiera, aerei che passano tra grattacieli in fiamme, autostrade sbriciolate, treni che precipitano nel vuoto, città cancellate da gigantesche onde. Nella vicenda a dare il via alla fine è l'individuazione da parte di uno scienziato di anomale e fortissime tempeste solari. Dopo l'iniziale scetticismo, visto il proliferare di fenomeni che annunciano il disastro, i leader del mondo,in un immaginario G8 del 2010 in Spagna, cercano di decidere come difendersi dall'inevitabile catastrofe. "Nel film avviene ogni tipo di cataclisma, ma principalmente sono enormi eruzioni vulcaniche e terremoti a causare un'inondazione globale" ha spiegato in un'intervista Emmerich (cosceneggiatore con Harold Kloser) che si è rifatto, per dare una base scientifica alla pellicola, a una poco nota teoria, formulata dal professor Charles Hapgood negli anni '50, sullo spostamento ciclico della crosta terrestre. Emmerich comunque vive l'arrivo del 2012 in assoluta tranquillità: "Io sono un tipo concreto. Anche se faccio film sugli alieni non credo esistano, e non credo che il mondo finirà nel 2012, ma è un grande scenario per una storia".


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