
parti intime. A quel punto, opponendosi con forza, la donna ha cercato di fuggire dalla stanza trovando pero' la porta chiusa.
Grazie alle urla della giovane pero', l'uomo ha desistito dai suoi intenti e ha aperto la porta della camera. E' a questo punto che la donna, rientrata in stanza, dopo aver visto l'uomo uscire, in stato di shock ha contattato su FACEBOOK il suo fidanzato in Cile, il quale e' riuscito a mettersi in contatto tramite Skype con la Polizia Municipale di Roma che ha immediatamente girato la richiesta d'aiuto alla Sala Operativa della Questura.
I poliziotti, grazie alla descrizione fornita dalla ragazza, si sono messi subito sulle tracce dell'uomo, riuscendo nel giro di pochi minuti ad individuarlo. D.A., queste le sue iniziali, soggiornava infatti in un locale dell'albergo, per il quale svolgeva qualche lavoro saltuario.
Sentita dagli agenti, la donna ha riferito che al suo arrivo nella struttura alberghiera era stata "avvisata" del fatto che poteva condividere la stanza con terze persone, anche per il costo basso del soggiorno giornaliero. Dopo essere stato accompagnato negli uffici del Commissariato Viminale, l'uomo, un albanese di 30 anni, e' stato sottoposto in stato di fermo di polizia giudiziaria, con le accuse di violenza sessuale e sequestro di persona.